giovedì 28 novembre 2013

L'ergonomia come punto focale della progettazione

Recentemente ho partecipato ad una tavola rotonda relativa al benessere nei luoghi di lavoro, studiata come un incontro face to face tra professionisti ed aziende del settore atto a focalizzare quali sono gli elementi che permettono di apportare una sensazione di benessere alla persona all'interno dei luoghi di lavoro (focalizzandosi maggiormente sugli uffici).
Gli argomenti trattati durante il workshop sono però facilmente rivolgibili anche all'architettura residenziale, e non solo, focalizzando la mia attenzione sul tema, che cercherò di condividere con voi tramite questo post.
Gli argomenti trattati al workshop, hanno "rispolverato" alcune delle nozioni che già mi era capitato di trattare durante i corsi universitari, anche se certi argomenti, fondamentali nella progettazione, oggi vengono trascurati in sede didattica, perchè molti docenti sono troppo concentrati sulla resa estetica del progetto che gli studenti propongono, perdendo di vista "l'insieme", non valutando e non fornendo (e questo è grave) ai futuri progettisti fattori che sono invece fondamentali quando poi si esercita il mestiere: uno di questi fattori è l'ergonomia.
Gli uomini che ora stanno leggendo questo post, avranno probabilmente già sentito questo termine, applicato però all'abitacolo delle automobili, specialmente quelle di F1, dove l'ergonomia fà da pardona: gli abitacoli e i sedili delle automobili di formula uno, come quelli delle auto da rally sono studiati per "aderire" perfettamente alle dimensioni corporee del pilota che utilizzerà il mezzo, in poche parole sono studiati su misura esattamente come fa la sarta di fiducia mentre vi realizza la vostra nuova camicia.
Daniel Sordo, pilota WRC (World Rally Championship) prova il suo nuovo sedile, realizzato su misura
Ma partiamo dall' inizio.
Il termine Ergonomia deriva dal greco "ergo" (lavoro) e "nomos" (legge), "la legge del lavoro": l'ergonomia è la scienza che studia il benessere del soggetto in relazione al lavoro che sta facendo; benessere valutato in funzione della qualità dell'ambiente in cui il soggetto lavora e degli oggetti che utilizza. Allargando un po' la panoramica dell'argomento, l'ergonomia si pone quindi quale obbiettivo quello di individuare i parametri necessari per un corretto rapporto tra uomo e ambiente: sia esso il luogo di lavoro, la casa in cui vive, l'ospedale in cui è ricoverato.
Facciamo due esempi:
1) ambiente di lavoro: la cassiera al supermercato. Un'errata progettazione del sistema cassa (nastro, spazio buste, sedia, lettore, ecc), rapportato agli standard medi della persona che normalmente svolge quel lavoro (nel 90% dei casi ad esempio saranno donne e quasi tutte destre, le mancine potranno essere si e no un 10%) porterà l'addetta a ripetere per ore, ogni giorno, per anni, un movimento sbagliato nello spostare la merce che le recherà a distanza di anni seri problemi ai polsi e alle spalle [da quando ho ragionato su questa cosa, ho fatto più attenzione alle casse dei supermercati, per ora, su 10 visitati solo UNO aveva le casse progettate e posizionate nel modo corretto].
 
 
2) residenziale: le nostre case. Il discorso del movimento sbagliato, dovuto ad un'errata progettazione e ad un errato posizionamento degli arredi fissi nel posto di lavoro, che portato all'eccesso e ripetuto quotidianamente porta a dei danni fisici, può essere applicato anche all'ambiente residenziale, con effetti che in questo caso non porteranno in genere a delle disfunzioni fisiche, ma porteranno (al contrario di quello che dovrebbe essere) a un'insoddisfazione dei soggetti che usufruiscono di quell'ambiente. Mi spiego meglio facendovi un esempio sull'illuminazione degli ambienti: questo argomento lo conoscete sicuramente meglio perchè, a differenza dell'ergonomia,è stato negli ultimi anni oggetto di numerosi regolamenti atti a imporre ai progettisti e agli installatori degli standard minimi sui fattori che valutano la corretta illuminazione degli ambienti, pechè come è ormai noto, un ambiente male illuminato arrecherà un "fastidio" o meglio una sensazione di disagio agli utilizzatori di quell'ambiente. La stessa cosa succede con l'ergonomia, al punto che a livello europeo ed internazionale sono già stati emessi negli ultimi anni numerosi regolamenti su questo tema, che però non sono stati ancora "recepiti" dal sistema normativo italiano, al punto che l'unico testo che tratta - anche se marginalmente -  il discorso dell'ergonomia, e solo per la parte applicata al lavoro, in Italia è il testo unico sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs. nr. 81/08: il quale norma per esempio la corretta valutazione dei fattori ergonomici durante la movimentazione manuale dei carichi nei cantieri).
Per farvi un esempio: l'errata installazione dei pensili della vostra cucina (errore molto comune) vi creerà a lungo andare una sensazione di disagio, ogni qualvolta vi sentirete scomodi nel dovervi mettere in punta di piedi o nell'allungarvi per prendere il barattolo del sale, ogni qualvolta dovrete salire sulla sedia o inventarvi qualche numero da contorsionista con il cucchiaio di legno per prendere la scatola della pasta che puntualmente poi vi cade in testa.
 
 
Stessa cosa vale per l'errato posizionamento della specchiera nel bagno, dell'appendiabiti nell'ingresso, per quel bellissimo set di sedie che avete comprato per la cucina ed è tristemente finito nel ripostiglio perchè troppo scomodo, e così via.
L'ergonomia nella progettazione degli arredi è fondamentale; ed è altrettanto importante quando è ora di scegliere gli arredi e sistemarli negli ambienti.
 
 
Le stesse considerazioni vanno fatte in edilizia: l'ergonomia, in questo caso va vista nella concezione di progettare edifici ed ambienti A MISURA D'UOMO (o di bambino nel caso delle scuole, di malato nel caso degli ospedali, ecc.).
Troppo spesso, negli ultimi decenni, ci si è concentrati sulla qualità dell'edificio a livello estetico, energetico, in linea con i tempi, alla ricerca di nuovi materiali, e così via, perdendo di vista due concetti fondamentali:
- l'edificio che stiamo progettando deve poi risultare FUNZIONALE;
- gli ambienti che definiamo in fase di progettazione devono essere FRUIBILI dagli utilizzatori finali. 
Tante, troppe, volte queste due "piccole" accortezze sono state dimenticate. Sono state dimenticate nell'ambito residenziale (pensiamo agli alloggi che sì, sono stati progettati rispettando le metrature minime richieste dal D.M. sanità del 05.07.1975, ma interpretando alla lettera il decreto, senza pensare che tra arredi e persone più che alloggi sembrano celle microscopiche di alveari ormai fatiscenti perchè fuori mercato), come nell'ambito ospedaliero (pensiamo a quegli ospedali con i corridoi così stretti per cui risulta difficoltoso far passare due barelle in sensi opposti, a quei bagni troppo piccoli nelle camere d'ospedale che non sono stati pensati in modo da dare la possibilità al malato di essere assistito quando si muove all'interno della toilette...) e così via.
A volte, è così semplice trovare soluzioni alternative che permettano una buona fruizione degli spazi che sembra quasi assurdo come non ne sia stato tenuto conto.. a volte "basta pensarci".
L'argomento è molto più ampio di quanto non vi abbia riassunto qui; ci sono concetti quali l'USABILITA' degli arredi e dei complementi di arredo, l'ergonomia antropologica, le tecniche di studio sul "fruitore medio", sui "soggetti limite" ecc... ci sarebbe da scrivere per pagine e pagine. In caso voleste approfondire, non esitate a contattarmi: valentinabianco.architetto@gmail.com
 
Vi lascio qualche link in caso voleste approfondire da soli l'argomento:
 
Al prossimo post!
Valentina
 

martedì 26 novembre 2013

La creatività al primo posto: il WALL DESIGN

Come vi ho anticipato nella sezione "Architettura d'nterni", il Wall Design è una corrente che recentemente sta prendendo piede e personalmente mi piace molto, perchè mi permette di mettere in pratica non solo la mia creatività in fase di progettazione, ma anche la mia manualità.
Eccone un esempio, giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando:

Il wall design, conosciuto anche come wall art è letteralmente la progettazione di una parete: può essere semplicemente lo studio del colore per dare carattere ad un ambiente


ma può riguardare anche la decorazione della parete, con disegni/motivi/frasi/oggetti che le danno carattere, originalità, e perchè no, parlano un po' di voi.



Il wall design può riguardare la progettazione di una parete per la cameretta del bimbo/a in arrivo,  o la stanza dei cuccioli che già sono al mondo


 

oppure il vostro "nido", la camera da letto:
oppure può essere la parete di quel corridoio grigio e noioso che percorrete ogni giorno, o la parete del salotto che amate tanto e che vorreste "più caldo" o "più originale"



 
La decorazione della parete può essere semplicemente dipinta su di essa, con motivi floreali, scritte, disegni, motivi geometrici, semplici linee, ecc. oppure può essere realizzata in rilievo:

 

 
e perchè no, la combinazione delle due cose:



 
La resa scenica è sensazionale; e le possibili combinazioni sono infinite!!
I materiali, quando si parla di decorazioni in rilievo, possono essere tantissimi: a partire dal cartone,
per arrivare al legno, materiale che come sempre permette di produrre decorazioni uniche e con stile:







Ma può anche riguardare semplicemente lo studio dell'applicazione dei rivestimenti, magari solo su alcune porzioni di parete, che siano essi in legno, in grés, in laterizio o in pietra:



Adoro questa corrente, amo parlarne, e studiare con il cliente ogni singolo particolare, per poi metterlo in pratica seguendovi passo passo nella sua realizzazione, sia in caso sia io in prima persona a realizzarvi la decorazione, sia che essa sia realizzata  da un decoratore scelto da voi o da uno di quelli di mia fiducia che vi posso proporre.

Qui di seguito vi allego un "work in progress": la bozza di un design wall ispirato al fiore della passiflora, a cui sto lavorando:


e l'esempio di un complemento d'arredo in vimini prodotto interamente a mano, da applicare a parete, che ho realizzato ultimamente:

 

Spero di aver stimolato il vostro interesse per questa corrente creativa ed innovativa, e rimanendo a vostra disposizione per qualsiasi evenienza vi saluto... Al prossimo post!
Valentina

Per informazioni, progetti ed acquisti non esitate a contattarmi!!valentinabianco.architetto@gmail.com

lunedì 25 novembre 2013

Vi presento sua maestà ONICE!

Come vi ho accennato nella pagina della mia presentazione, ho unito le mie passioni con il mio lavoro. Una di queste riguarda le pietre natuali, a partire dalle classiche pietre da costruzione per passare poi alle pietre pregiate, e finire nel mondo dei cristalli e dei loro cugini fossili. Ecco. Al contrario di quello che si può pensare, nell'architettura non rientra solo la pima classe che vi ho citato, bensì vi rientrano tutte, come vi racconterò in questo primo post e in quelli a venire.
Tralasciando un attimo il discorso delle comuni pietre da costruzione, utilizzate per strutture, rivestimenti interni ed esterni, ecc., che in maniera più o meno approfondita conoscete tutti, passiamo alla seconda classe che vi ho introdotto: le pietre pregiate; tra queste troviamo ovviamente i marmi, i travertini, i graniti, ma anche pietre meno conosciute ma altrettanto affascinanti.. una di queste è sicuramente l'onice.
Spesso confusa con l'alabastro, pietra altrettanto bella ma meno pregiata e con una resa cromatica inferiore, l'onice si divide in due categorie: l'onice silicea (più dura da lavorare, di colore molto scuro, utilizzata normalmente in gioielleria) e l'onice calcarea (composta essenzialmente da carbonato di calcio, grazie alla presenza di ossidi al suo interno assume in sezione delle sfumature che vanno dal marrone all'ocra, dal bianco al verde e cos via; per darvi un idea delle sfumature che assume in natura vi rimando al seguente link: http://www.payanini.com/it/?s=onice).
Di per sè, già da sola, tagliata in lastre, lucidata ed installata con professionalità all'interno di un ambiente ha un resa scenica molto gradevole; un esempio può essere l'utilizzo che ne ha fatto l'architetto tedesco Ludwing Mies Van Der Rohe in molte delle sue opere, di cui la più conosciuta è sicuramente la parete del Padiglione Tedesco per l'expo universale di Barcellona del 1929 (sissignori, 1929: ma l'utilizzo di queste pietre avveniva già in epoche ancora precedenti):
Padiglione Tedesco - Esposizione Universale 1929, Barcellona - Arch. L. Mies Van Der Rohe
Se poi, dietro alla lastra, viene sistemata con maestria una fonte illuminante, i risultati che si ottengono sono ancor più sensazionali, perchè la luce sottolinea ed esalta le naturali sfumature della pietra, ottenendo risultati dal carattere inconfondibile:

 

 
 

 
Non male eh?! Ovviamente la realizzazione di intere pareti ha costi più elevati, legati soprattutto alla dimensione e alla fornitura delle lastre; infatti normalmente la realizzazione di grandi pareti (le cosiddette Onyx Wall) viene generalmente riferita a grandi spazi quali sale d'attesa, hall di alberghi, sale di ristoranti, sale riunioni e così via; ma l'uso di queste lastre, utilizzato in maniera moderata, pensato e studiato con professionalità e conoscenza del materiale, può essere applicato anche all'edilizia residenziale: immaginate invece del solito noiosissimo quadro o al posto di una normalissima lampada, di installare sulla vostra parete preferita una di queste lastre, anche di piccole dimensioni, oppure più lastre lungiformi intervallate da un intonaco, con la giusta fonte illuminante a sottolineare la dolcezza e la classe del materiale... Il calore che l'onice dona agli ambienti è fuori dal comune.
Giusto per darvi un esempio di prodizioni/soluzioni più "commerciali" ma comunque ricercate sul tema:




 

Queste immagini solo per darvi un idea di che carattere assume una semplice lampada realizzata con questo materiale.
Non sempre è facile ottenere un buon rendimento cromatico e scenico da queste lastre, bisogna conoscere bene il materiale e il suo comportamento in merito al taglio, alla lucidatura, alla sua resistenza all'urto e alla manipolazione oltrechè la sua resa cromatica quando esposto alla luce. Un interesse speciale per questo tipo di materiali, nato ancor prima degli studi universitari, dà al progettista una marcia in più ai fini della progettazione degli ambienti con l'ausilio di materiali e pietre di questo tipo.
Al momento sto progettando alcune soluzioni per dare carattere a degli ambienti residenziali quali soggiorni, studi e corridoi, basate sull'uso di lastre in onice (di piccole e medie dimensioni, ad esempio 30 x 80 cm) installate a parete con l'ausilio di elementi in cartongesso e/o staffe, utilizzando le giuste fonti illuminanti, in collaborazione con artigiani del settore.
Ho inoltre contatti con aziende e professionisti che trattano l'import/export di questo materiale, e con compagnie che trattano la commercializzazione di lampade simili a quelle che vi ho mostrato sopra.

Per informazioni e richieste progetti: valentinabianco.architetto@gmail.com

venerdì 22 novembre 2013

"La mente che si apre ad una nuova idea, non ritorna mai alla dimensione precedente." [cit. A. Einstein]
Avete un idea che vi frulla nella testa, ma non sapete come realizzarla? vorreste rendere la vostra casa "a misura di voi", con spazi dedicati alle vostre abitudini, con ambienti organizzati al meglio?
Esponetemi i vostri desideri e le vostre esigenze, potrò aiutarvi a studiare la soluzione migliore, decidendo con voi ogni dettaglio ed affiancandovi fino al risultato finale!
Valentina
Per info: valentinabianco.architetto@gmail.com

giovedì 21 novembre 2013

Si comincia!

Finalmente l'organizzazione generale del blog è finita!
Desidero quindi rivolgere un "BENVENUTO/A" a tutti coloro che per volontà o per caso finiranno sul mio blog, sperando di essere all'altezza delle vostre aspettative, mettendomi a disposizione per fornirvi qualsiasi informazione riguardo al mio lavoro, con la speranza magari, di stimolare la vostra curiosità, darvi qualche consiglio e farvi conoscere qualcosa in più del nostro settore.
Nei prossimi giorni posterò opinioni e recensioni su vari temi relativi al mondo dell'edilizia, dell'architettura e dell'interior design, oltrechè qualche spunto estratto per voi dai miei lavori.
A presto,
Valentina